Il "Popolo della Libertà" è nato dalla libertà, nella libertà e per la libertà, perché l’Italia sia sempre più moderna, libera, giusta, prospera, autenticamente solidale. Noi, Popolo della Libertà, donne e uomini d’Italia, siamo orgogliosi di essere cittadini di uno dei Paesi più avanzati del mondo. Siamo orgogliosi di appartenere ad una civiltà millenaria, una civiltà che ha dato all’umanità conquiste tra le più importanti. Per questo vogliamo che l’Italia progredisca nel solco della sua tradizione, sempre più europea e occidentale. Le radici giudaico-cristiane dell’Europa e la sua comune eredità culturale classica ed umanistica, insieme con la parte migliore dell’illuminismo, sono le fondamenta della nostra visione della società. I valori nei quali ci riconosciamo sono in specie quelli condivisi dalla grande famiglia politica del Partito Popolare Europeo: la dignità della persona, la libertà e la responsabilità, l’eguaglianza, la giustizia, la legalità, la solidarietà e la sussidiarietà.

Ultime dal Sito Ufficiale nazionale

lunedì 1 marzo 2010

MANIFESTO DEL 28/02/2010

DOPO IL REGALO DEL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO
(1991)
ARRIVA L’ENNESIMO DONO ELARGITO DALLA COMPAGINE DI SINISTRA:
IL PARCO NATURALE REGIONALE “MEDIO FORTORE”
(2009)
La conferenza di servizio, indetta dal presidente della Giunta Regionale su proposta di un’amministrazione comunale amica, che ha visto la partecipazione di numerosi Comuni della Provincia di Foggia tra cui Lesina, unitamente alla Comunità Montana dei Monti Dauni Settentrionali e ai Consorzi di Bonifica, ha approvato in data 11 novembre 2009 il documento di indirizzo con l’ipotesi di perimetrazione dell’area naturale protetta regionale denominata “E4Bis- Medio Fortore” introducendo di fatto anche sul territorio di Lesina ulteriori Siti di Interesse Comunitario.

Ennesimo regalo delle ormai note Giubbe Rosse ad un sistema economico , quello agricolo soprattutto, che ha ormai raggiunto livelli di vera e propria emergenza.
Anziché affrontare rapidamente la crescente crisi del comparto economico mediante l’intervento diretto con stanziamenti a supporto di una economia allo stremo delle forze, stretta nella morsa di debiti di impresa e di un mercato sempre più speculare, la regione Puglia a maggioranza inserisce il Medio Fortore nelle aree protette in Puglia imponendo ulteriori vincoli ad un territorio ormai blindato.

IL PDL Sezione di Lesina si OPPONE FERMAMENTE

Noi siamo convinti che l’istituzione dei Parchi è il solito modo di bruciare risorse per fornire ai Comuni finanziamenti a pioggia per opere che servono solo a racimolare consensi elettorali. Lesina è stanca di porgere sempre l’altra guancia ai soliti furbetti di turno. Il nostro territorio è già abbastanza esautorato di vincoli, limitazioni di ogni genere causa SIC – ZPS e dir si voglia che, da una lato impediscono il normale svolgimento di attività che caratterizzano l’economia locale (caccia , pesca ……) e dall’altro impediscono investimenti privati alternativi (fotovoltaico, eolico). Lesina è stata già svenduta una volta (Parco Nazionale del Gargano) per volontà di poche persone senza ottenere nulla in cambio, sia in termini di posti di lavoro che di risorse finanziarie da utilizzare sul territorio.

DO UT DES (io do affinché tu dia)

La creazione di parchi, per i soliti noti politici ed amministratori locali, è diventata ormai l’unica opportunità da sfruttare per l’occupazione di amici e parenti disattendendo puntualmente le reali esigenze della collettività.

Tutto ciò ancora una volta è frutto di una decisione presa nell’assoluto silenzio di quattro mura da coloro che si professano da sempre CAMPIONI di trasparenza e comunicazione. In una società democratica in cui il popolo è sovrano, le decisioni di tale portata, tenuto conto delle conseguenze che esse provocano, andrebbero quanto meno discusse in una conferenza pubblica da tenere con tutti gli operatori di settore: agricoltori, pescatori, cacciatori, forze politiche… in cui si valutino le opinioni di coloro che rappresentano il vero tessuto sociale ed economico del territorio.

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