Il "Popolo della Libertà" è nato dalla libertà, nella libertà e per la libertà, perché l’Italia sia sempre più moderna, libera, giusta, prospera, autenticamente solidale. Noi, Popolo della Libertà, donne e uomini d’Italia, siamo orgogliosi di essere cittadini di uno dei Paesi più avanzati del mondo. Siamo orgogliosi di appartenere ad una civiltà millenaria, una civiltà che ha dato all’umanità conquiste tra le più importanti. Per questo vogliamo che l’Italia progredisca nel solco della sua tradizione, sempre più europea e occidentale. Le radici giudaico-cristiane dell’Europa e la sua comune eredità culturale classica ed umanistica, insieme con la parte migliore dell’illuminismo, sono le fondamenta della nostra visione della società. I valori nei quali ci riconosciamo sono in specie quelli condivisi dalla grande famiglia politica del Partito Popolare Europeo: la dignità della persona, la libertà e la responsabilità, l’eguaglianza, la giustizia, la legalità, la solidarietà e la sussidiarietà.

Ultime dal Sito Ufficiale nazionale

mercoledì 3 marzo 2010

La posizione del PdL sul Crocefisso

Sabato 7 novembre 2009 «L’Italia non può non dirsi cristiana». La citazione di Benedetto Croce (nomen omen) serve a Berlusconi per sottolineare la posizione del governo sulla sentenza di Strasburgo. «Abbiamo deciso», ha spiegato il premier al termine del Consiglio dei Ministri «di ricorrere immediatamente contro una decisione assolutamente non rispettosa della realtà per un Paese cattolico come il nostro». Il Cavaliere ha definito «inaccettabile» il pronunciamento della Corte europea dei diritti dell'Uomo contro l'esposizione del crocifisso nelle scuole. «Porteremo la questione alla Grande Camera che deciderà se accettarla e poi, qualunque sia l'esito, non ci sarà capacità coercitiva».

Martedì 2 marzo 2010 La Corte Europea dei Diritti dell'uomo ha accolto il ricorso dell'Italia sull'affissione del crocefisso nelle aule solastiche. Lo annuncia il ministro degli esteri Franco Frattini. "Apprendo -sottolinea- con vivo compiacimento la notizia dell'accoglimento, da parte della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, della domanda di rinvio davanti alla Grande Camera del caso Lautzi, sull' affissione del crocifisso nelle aule scolastiche". "E' con soddisfazione che constato che sono stati accolti i numerosi e articolati motivi di appello che l'Italia aveva presentato alla Corte".

Martedì 2 marzo 2010 Soddisfatta anche Margherita Boniver, deputato Pdl e presidente del Comitato Schengen, che commenta: "E' un segnale molto importante che dimostra la necessità di difendere gelosamente i simboli di un patrimonio religioso e culturale che appartiene a noi europei da molti secoli".

Martedì 2 marzo 2010 Anche il capogruppo del Pdl Maurizio Gasparri ha espresso il suo entusiasmo per l'accoglimento del ricorso:"La Corte europea dei diritti dell'uomo ha certificato la validita' delle ragioni che sostenevano il ricorso presentato dall'Italia per impedire che nelle aule delle nostre scuole non fosse piu' esposto il crocifisso, simbolo della nostra identita' religiosa e culturale. La sentenza della Corte di Strasburgo riafferma quindi il diritto alla nostra liberta' di espressione oltre che al nostro credo", ha infatti dichiarato Gasparri.
Come noto, tutta la vicenda che ha polarizzato l'attenzione di milioni di italiani ed in pratica di tutti i media per diversi mesi, era partita da una denuncia presentata dalla signora Soile Lautzi e suo marito contro lo Stato italiano. Per i due atei, infatti, la presenza di Cristo in aula poteva essere ragione di turbamento per i propri figli; inibendo inoltre la libertà di culto di coloro che professano un'altra religione.
A questo punto non resta che attendere il pronunciamento definitivo riguardo ad una battaglia che, francamente, in periodi difficili come quello contingente, si poteva probabilmente evitare.

E' decisamente esplicita la posizione del Popolo della Libertà su un argomento di tale portata quale quello che ardisce di stravolgere la storia di un paese come il nostro, fondato su radici e tradizioni cristiane. Dopo il voto unanime del Consiglio dei Ministri in merito alla decisione di presentare ricorso alla Corte Europea, il successivo atto avverso la Sentenza pronunciata ed ora la notizia di accoglimento del ricorso, non ci resta che attendere la decisione in merito da parte della Grande Camera, nella speranza che venga dato il giusto peso al buon senso e al rispetto nei confronti della nostra amata nazione e dell'intera Europa, anch'essa edificata sulla cultura cristiana.



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